Limiti e vantaggi delle auto elettriche

Il tema delle auto elettriche è tornato più che mai alla ribalta a causa dell’esasperarsi della situazione relativa ai crescenti livelli di smog delle città italiane e, ampliando la scala di osservazione all’ambito planetario, all’urgenza di individuare strategie per contrastare l’incremento delle emissioni di anidride carbonica. È noto che il traffico automobilistico ha un importante ruolo nel ventaglio dei fattori che contribuiscono all’innalzamento del livello di gas serra in atmosfera, con le conseguenze che tutti ormai conosciamo: aumento della temperatura media terrestre, scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, innalzamento dei livelli medi dei mari, accentuazione dei fenomeni meteorologici estremi, ecc. L’elenco delle problematiche ambientali preannunciate dagli esperti di tutto il mondo già da diversi anni fa potrebbe andare avanti ancora a lungo.

Le auto elettriche, valida alternativa al carburante fossile?

Le auto elettriche rappresentano una valida alternativa a quelle endotermiche che funzionano mediante l’impiego di carburanti fossili, quali benzina, diesel, GPL e metano. Le prime, a parte le risorse utilizzate e le emissioni prodotte per costruirle, hanno un impatto ambientale in termini di incremento dei gas serra estremamente ridotto se confrontate con la seconda tipologia di auto, tutt’ora largamente predominante.

A. Vantaggi delle auto elettriche

E questo è il primo, forse il più importante vantaggio delle auto elettriche: il motore elettrico non ha emissioni di alcun tipo, ma occorre precisare che questa affermazione è realmente sostenibile soltanto se si risale nell’analisi alla provenienza di questa energia.
Per produrre l’energia elettrica necessaria alle automobili che la utilizzano per muoversi ci sono attualmente due strade: la prima è quella che prevede l’impiego di fonti fossili, la cui energia chimica contenuta in esse, mediante il lavoro di centrali termiche, viene convertita in energia elettrica e calore; la seconda via è rappresentata dalle tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, ad esempio i parchi fotovoltaici e quelli eolici. Queste tecnologie sfruttano in maniera più o meno diretta l’energia proveniente dal sole, il quale, paragonato alla scala temporale dell’uomo, è considerato ragionevolmente una fonte energetica inesauribile ovvero rinnovabile all’infinito. Nella realtà dei fatti, anche il sole tra 5-7,5 miliardi di anni si esaurirà, ma considerato il lunghissimo tempo residuo, questo aspetto è trascurato nel discorso generale delle energie.

Alla luce delle considerazioni sopra espresse, l’auto elettrica è realmente a impatto minimo se l’energia che impiega proviene dal sole e non dagli accumuli energetici antichi della terra, per nulla inesauribili e ricchi di anidride carbonica. Si parla al riguardo del concetto di sostenibilità ambientale (e quindi anche sociale) del mezzo di trasporto: la rinnovabilità dell’energia impiegata dall’auto elettrica rende quest’ultima infatti un mezzo più sostenibile dell’auto a idrocarburi.

I vantaggi delle auto elettriche non finiscono però con il tema dell’energia e delle emissioni. Se guardiamo il grado di complessità di un motore elettrico e lo confrontiamo con quello endotermico, ci rendiamo subito conto della profonda diversità tra i due: il primo è considerevolmente più semplice del secondo. Questa differenza ha come importante conseguenza una serie di risvolti positivi a favore dell’auto elettrica. Vediamo i principali:

1- Le risorse necessarie per costruire un motore elettrico sono notevolmente inferiori rispetto a quelle richieste dal motore endotermico, sia in termini di progettazione che di realizzazione. Ciò è dovuto sostanzialmente alla minore componentistica richiesta dal primo rispetto al secondo che riduce la complessità del progetto e del successivo processo di assemblaggio;

2- Dal precedente punto deriva anche la minore probabilità che si verifichi un guasto a carico nel motore elettrico rispetto al suo antagonista, nonché la maggiore facilità di individuarlo e ripararlo. Tutto questo si traduce infine in un minor costo di intervento e di manutenzioni ordinarie, a beneficio del possessore dell’auto elettrica;

3- Dal punto di vista dell’efficienza, il confronto è senza partita. Il rendimento di un motore elettrico è circa triplo rispetto a quello endotermico che difficilmente supera il 30%. Questo ha un importante impatto sui consumi e, se vogliamo, anche sulla giustificazione etica della scelta di un sistema di trasporto piuttosto che l’altro;

4- Le emissioni acustiche di un motore elettrico sono sensibilmente inferiori rispetto a quelle di un motore endotermico. Le auto elettriche sono infatti quasi impercettibili nel loro movimento ed una città trafficata da soli mezzi elettrici risulterebbe indiscutibilmente migliore sotto il profilo dell’inquinamento acustico;

5- L’elettricità è una fonte energetica potenzialmente producibile ovunque e con sistemi tecnologici alla portata di tutti. Possedere un’auto elettrica significa anche avere la possibilità di raggiungere una sorta di autonomia energetica reale. Qualora il proprietario dell’auto fosse anche al contempo possessore di un impianto fotovoltaico o eolico, potrebbe utilizzare parte dell’energia prodotta per ricaricare le batterie senza più dover dipendere da terzi ovvero, ancor peggio, da altri paesi esteri. Con la diffusione crescente dei moduli fotovoltaici in svariati ambiti domestici, questa prospettiva di indipendenza energetica anche nel settore dei trasporti privati è più che mai vicina;

6- In virtù delle minori temperature di esercizio raggiunte da un motore elettrico rispetto a quelle normalmente presenti in uno endotermico, l’alterazione chimica e quindi il consumo dei lubrificanti è considerevolmente inferiore. Questo aspetto riduce ulteriormente l’impatto ambientale dell’auto elettrica;

– L’auto elettrica è inoltre una tipologia di macchina meglio predisposta ad essere impiegata in maniera intermittente: la discontinuità di funzionamento è un importante fattore di usura dell’auto tradizionale a motore endotermico, in quanto subisce brusche variazioni termiche e stress meccanici. Poiché l’uso comune dell’auto si caratterizza per il fatto di essere intermittente, anche da questo punto di vista il vantaggio elettrico emerge in tutta la sua evidenza.

Ad un livello di maggior dettaglio tecnico dell’argomento, l’elenco sopra esposto potrebbe continuare ancora.

B. Svantaggi delle auto elettriche

Sul lato degli svantaggi dell’auto elettrica possiamo citare i seguenti:

La bassa densità energetica delle batterie per auto rappresenta probabilmente il limite principale, poiché da esso deriva l’impossibilità di avere una autonomia prolungata di funzionamento ovvero la necessità di sacrificare un considerevole volume all’alloggiamento delle unità di accumulo, peraltro caratterizzate anche da un peso relativamente alto;

L’assenza di una rete capillare di stazioni di ricarica impone al momento agli utilizzatori delle auto elettriche di pianificare accuratamente il loro viaggio, anche in relazione alla ridotta autonomia accennata al punto precedente;

La tecnologia attuale delle batterie per auto non è priva di impatto ambientale: la filiera di produzione dei sistemi di accumulo nonché i materiali impiegati presentano diversi aspetti critici in termini di sostenibilità. Ad esempio, uno dei metalli principali utilizzati è il litio, la cui disponibilità nella crosta terrestre è alquanto limitata e, sulla base delle conoscenze attuali, concentrata esclusivamente in poche aree. Infine, gran parte dei composti chimici contenuti nelle batterie possiedono un elevato grado di tossicità per l’uomo e l’ambiente in generale.

Da quanto sopra illustrato, si evince infine che uno dei principali limiti dell’auto elettrica, ossia la limitata autonomia, troverebbe facile rimedio semplicemente modificando l’attuale modalità di impiego del mezzo privato, il quale, indipendentemente dalla tipologia tecnologica impiegata, risulta oggi in modo evidente non sostenibile.

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