Il futuro della stampa 3D: a Dubai, il primo ufficio stampato in 3D

Il futuro è ormai alle porte. Fino a qualche anno fa parlare di stampa 3D sembrava essere solo un esercizio di fantasia. Oggi, invece, possiamo finalmente toccare con mano i primi risultati di una delle innovazioni che stanno cambiando il corso della storia.

Com’è noto, le stampanti 3D hanno un ruolo decisamente molto importante nell’ambito medico. Qualcosa, però, sta finalmente cambiando.

Stampa 3D: il primo ufficio stampato in 3D

A Dubai, infatti, è stato stampato per la prima volta un intero ufficio in 3D. Lo stabile misura ben 250 metri quadrati e sarà la sede temporanea della fondazione Dubai Future. Ovviamente, questo ufficio è il primo in tutto il mondo ad essere stato progettato e realizzando utilizzando solo ed esclusivamente una stampante tridimensionale.

 

edificio stampato in 3D

                 Image credits: webnews.it

All’inaugurazione dell’avveniristico ufficio hanno preso parte tutte la autorità di spicco degli Emirati Arabi a dimostrazione del fatto che quello dell’ufficio in 3D è solo il primo di una lunga serie di progetti di tale tipologia.

Addirittura, Sheik Mohammed, governatore nonché primo ministro di Dubai, ha dichiarato che a suo giudizio l’ufficio costruito in 3D rappresenta una vera e proprio pietra miliare. Al di là delle dichiarazioni di circostanza, è opportuno sottolineare il fatto che questo progetto segna un punto di svolta nell’intero settore dell’edilizia.

 

Dubai, fulcro dello sviluppo delle tecnologie 3D

Ad essere fondamentale è il fatto che questo progetto non è solo uno spot ma, piuttosto la dimostrazione che costruire attraverso le stampanti 3D è davvero possibile. Pare, infatti, che a Dubai sia stato dato seguito ad un piano volto alla costruzione di una serie di edifici proprio in 3D.

Dubai, dunque, ha intenzione di diventare un incubatore di idee in fatto di stampanti 3D. Il governo si è anche dato un tempo: entro il 2030 gli Emirati dovranno rappresentare il fulcro dello sviluppo delle tecnologie tridimensionali. Senza alcun dubbio, sarà necessario approfondire le varie tecniche e, soprattutto, i processi di stampa. Solo in questo modo si avrà la possibilità di utilizzarli su vasta scala sia nel mondo dell’architettura che in quello delle costruzioni.

Quello della costruzione dell’ufficio tridimensionale a Dubai, però, deve essere considerato come un importante oltre che coraggioso passo in avanti verso il futuro. Nonostante ciò, prima di fornire un giudizio di merito oggettivo è opportuno attenere e capire se effettivamente si avrà la possibilità di sfruttare tale tecnologia per altre tipologie di edifici.

 

Vantaggi della costruzione in 3D

A ben vedere, l’edificio in cui, al momento, ha sede la fondazione Dubai Future ha dato modo di mettere bene a fuoco tutte le peculiarità delle stampanti tridimensionali. In primo luogo, ad esempio, ad essere particolarmente interessanti sono i tempi di realizzazione delle opere. Il dato su cui riflettere in maniera approfondita, infatti, riguarda il tempo: per dare forma all’ufficio sono serviti solo 17 giorni.

Per stampare l’edificio è stato necessario l’intervento di un esperto in grado di seguire passo dopo passo la fase esecutiva, la mano d’opera di 7 operai ai quali è stato affidato il compito di installare ogni genere di componente in loco e di 10 elettricisti. Di sicuro, per costruire un simile edificio in maniera tradizionale sarebbero serviti molti più operai.Al termine della stampa della struttura, poi, sono intervenute le squadre che hanno ultimato sia i dettagli esterni che quelli interni.

Appare chiaro, quindi, che grazie alle stampanti 3D si ha la possibilità di abbattere notevolmente i costi relativi alla produzione. Stando alle prime stime pare addirittura che i costi potrebbero scendere addirittura del 50%. Ciò che conta, però, è coniugare tali tagli con un nuovo approccio al mondo del lavoro. L’utilizzo delle stampanti tridimensionali, infatti, potranno comunque generare lavoro.

Per creare l’ufficio di Dubai è stata utilizzata una stampante tridimensionale alta 6 metri, lunga 36 metri e larga 12 metri. Questi numeri sono molto indicativi: con una stampante di medie dimensioni si ha l’opportunità di costruire un edificio sicuro, solido, stabile e molto grande in breve tempo. Un aspetto da non trascurare riguarda, poi, il fatto che la costruzione tiene conto anche dei criteri di efficienza energetica e sfrutta la cosiddetta climatizzazione passiva.

 

Il futuro dell’edilizia è rappresentato dalle stampanti 3D?

A quanto pare, sì. Resta da capire quali saranno le effettive conseguenze sul mercato del lavoro e, soprattutto, quali saranno le reazioni nei vari Paesi. C’è da ricordare che per poter utilizzare simili strumenti è necessario un know how non indifferente e, pertanto, nel caso in cui anche il nostro Paese dovesse intraprendere con decisione questo percorso sarà necessario dare seguito ad iniziative formative capaci di istruire i futuri esperti del settore.

In sintesi, l’ufficio di Dubai costruito interamente con una stampante tridimensionale ha segnato un cambio di passo notevole nel settore delle costruzioni. Ad avere un ruolo cruciale saranno le politiche locali e quelle comunitarie. Il mercato potrebbe rispondere in maniera positiva ad una simile innovazione e dagli Emirati Arabi è arrivato un segnale chiaro: il futuro è nelle stampanti tridimensionali.

Non solo uffici, però: nel prossimo futuro anche gli edifici ad uso residenziale potrebbero rappresentare un punto di svolta molto importante sia per l’economia del settore edile che, più in generale, per la sicurezza e l’efficienza energetica. Gli standard costruttivi devono raggiungere livelli sempre più elevati dal punto di vista qualitativo e proprio le stampanti tridimensionali potrebbero essere il giusto strumento grazie al quale garantire la realizzazione di edifici sempre più smart ma, allo stesso tempo, sicuri.

A questo punto, non resta altro da fare che attendere e capire quali saranno le politiche che si intenderà intraprendere non solo negli Emirati Arabi. Tutti i riflettori, comunque, sono puntati su Dubai: nel piano strategico sono previsti molti progetti che rappresenteranno un ottimo spunto di riflessione per tutti i Paesi. Un laboratorio a cielo aperto, pertanto, da cui attingere per approcciarsi al futuro e lasciarsi alle spalle le tradizionali tecniche costruttive adottate fino ad adesso.

 

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