Utilizzare pannelli fotovoltaici in agricoltura può essere molto vantaggioso principalmente perché si può produrre corrente elettrica da una fonte rinnovabile e pulita sfruttando la luce solare, che è gratuita e inesauribile; e chi lavora nel settore agricolo sa bene quanta energia è necessaria per le varie lavorazioni. Da ciò ne deriva anche l’opportunità di rendere l’agricoltura sia energeticamente autonoma dal sistema di distribuzione dell’elettricità nazionale sia in grado di rivendere l’energia in eccedenza al proprio gestore.
A questo proposito poi, la collocazione sui terreni agricoli di pannelli fotovoltaici utilizzati per le coltivazioni e per produrre energia elettrica potrebbe costituire un’interessante possibilità per diversificare le entrate agricole, ridurre i costi energetici e le emissioni di sostanze inquinanti, diminuire le opere di manutenzione rispetto agli impianti tradizionali e contribuendo anche al raggiungimento dei traguardi della politica UE in ambito ambientale e climatico.
I pannelli fotovoltaici, tecnologie versatili per il mondo agricolo
Fra l’agricoltura italiana e il mondo dei pannelli fotovoltaici è possibile realizzare una proficua interconnessione ecosostenibile, conveniente a livello economico e per il risparmio energetico e duratura nel tempo, anche per oltre 20 anni. Riguardo all’argomento fotovoltaico, il decreto rinnovabili FER del Ministero dello Sviluppo Economico, la cui approvazione è prevista a fine estate, prevede nuove agevolazioni dall’anno 2018 fino al 2020 alle energie rinnovabili più concorrenziali. Questo significa che gli incentivi sono rivolti a quegli impianti per la produzione di elettricità alimentati da fonti rinnovabili che si facciano notare per la qualità dei progetti e la protezione dell’ambiente, del clima, del paesaggio e del territorio.
- In particolare, i pannelli fotovoltaici possono essere utilizzati sia per le coltivazioni che per produrre energia elettrica sfruttando le radiazioni solari come fonte energetica rinnovabile e pulita con il minimo impatto ambientale per ciò che concerne l’emissione nell’aria di CO2, sigla che indica il biossido di carbonio. Quest’ultimo è uno dei gas imputati nel causare l’effetto serra, cioè il surriscaldamento anomalo della superficie terrestre globale alla base del pericoloso scioglimento dei ghiacciai e relativo allagamento dei continenti, delle variazioni climatiche intense con piogge torrenziali o aumento delle aree desertiche…
- Un’altra caratteristica positiva che a volte viene trascurata riguarda la ridotta liberazione di metalli pesanti nel terreno e nelle falde acquifere circolanti nel sottosuolo. Infatti, è bene evidenziare che gli impianti fotovoltaici danno prestazioni ambientali migliori rispetto alle soluzioni energetiche convenzionali. Sotto questo aspetto si deve sottolineare che i valori dei GHGs, vale a dire dei gas ad effetto serra, e i valori EPBT, acronimo di Energy Pay Back Time, ossia il tempo necessario perché le celle fotovoltaiche generino tanta energia quanta ne è servita per produrre l’impianto, sono inferiori in confronto alle fonti energetiche tradizionali.
- Consideriamo poi che l’energia elettrica prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno di un’azienda agricola, in questo caso, ma vale in generale, può essere reimmessa nella rete distributiva quindi diventare un guadagno. Per quanto riguarda la parte di energia sovrabbondante, sapendo che il kWh (kilowattora) è l’unità di misura dell’energia di un apparecchio della potenza di 1 kW (1.000 watt) acceso per un’ora e che un MWh equivale a 1.000 kWh è possibile calcolare i prezzi di cessione dell’energia elettrica fornita dai pannelli fotovoltaici.
Secondo poi il decreto rinnovabili FER, di prossima approvazione, l’elettricità dovrebbe essere remunerata dal Gestore dei servizi energetici (GSE) controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al prezzo di 110 euro ogni MWh per i sistemi fotovoltaici da un minimo di 20 fino ad un massimo di 100 kW. Mentre, la tariffa di 90 euro ogni MWh riguarderà gli impianti fotovoltaici da un minimo di 100 kW fino ad un massimo di 1 MW. Quindi facendovi un po’ di calcoli sulla capacità di produzione di un impianto a pannelli fotovoltaici e sapendo la necessità personale, un’azienda agricola può farsi un’idea del possibile guadagno che avrebbe nel rivendere l’energia in eccesso.
- Oltretutto, i pannelli fotovoltaici sono delle tecnologie versatili che possono essere integrate sia sui rivestimenti e/o sulle superfici delle costruzioni già disponibili, per esempio come tegole fotovoltaiche sui tetti, sia venire installate direttamente a terra, anche se una scelta di questo tipo potrebbe aprire ulteriori discussioni sulla liceità di “consumare” terreno per impiantarvi dei pannelli fotovoltaici. A tal proposito e senza approfondire qui l’argomento, bisogna anche dire che l’installazione degli impianti fotovoltaici deve essere effettuata rispettando il paesaggio naturale e le attività agricole, soprattutto per tutelare la fertilità dei terreni produttivi. Inoltre esistono delle limitazioni imposte dalla legge alla sottrazione di terreno produttivo all’agricoltura per l’applicazione del fotovoltaico.
In merito, è altrettanto importante sottolineare che la sottrazione di terreno agricolo è attualmente poco significativa in Italia, anche se in continua e rapida ascesa. Bisogna anche ricordare che la tassazione sul fotovoltaico applicata al settore agricolo è correlata alla potenza degli impianti e al suo legame con le attività inerenti l’agricoltura. In particolare, la tassazione può essere calcolata sul reddito d’impresa o su base catastale secondo le regole previste dall’Agenzia delle Entrate.
Come abbiamo visto da questo articolo, l’agricoltura può davvero ottenere grandi benefici dall’utilizzo dell’ energia ricavata da fonti rinnovabili. Per conoscere tutte le potenzialità dell’installazione dei pannelli fotovoltaici utilizzati per le coltivazioni e le attività produttive agresti, nonché per produrre energia da rivendere, la Confederazione Italiana Agricoltori, una delle maggiori associazioni di categoria di agricoltori in Europa che punta a realizzare un’agricoltura ecosostenibile per la salvaguardia ambientale, può fornire informazioni e supporto anche in questo preciso ambito.