Lampadine a LED dimmerabili: come scegliere e installare correttamente un dimmer

Tra le tante soluzioni possibili per puntare al risparmio energetico, una delle più semplici è quella di scegliere lampade con dimmer o lampadine dimmerabili, che permettono di regolare la luminosità evitando luci intense quando non ce ne sia bisogno.

 

 

Oggi, una gran parte di lampade da terra o da tavolo è disponibile in versione con dimmer. Per migliorare l’efficienza energetica anche delle luci centrali di una stanza è possibile effettuare una serie di operazioni, fino all’installazione di regolatori di luce al posto dei semplici interruttori.

Per poter migliorare l’impatto energetico, soprattutto nell’uso dei lampadari e delle fonti di illuminazioni principali, è bene puntare su lampadine a LED, che garantiscono un’elevata resa luminosa a basso consumo. Inoltre, tra le lampadine a LED, è importante acquistare quelle che vengono dichiarate lampadine a LED dimmerabili, ossia quelle che possono essere utilizzate in lampade e lampadari dotati di regolatori di intensità.

 

Cos’è un dimmer?

 

Si tratta di una semplice tecnologia presente sul mercato già da molti anni ma che solo negli ultimi tempi, in seguito al sempre maggiore interesse sul risparmio energetico, ha acquistato una maggiore importanza.

E’ uno strumento che permette di regolare la luce potendo quindi scegliere, a seconda delle necessità, l’intensità dell’illuminazione in una determinata stanza. La variazione della tensione dell’alimentazione della lampada viene effettuata tramite un circuito elettronico che può essere messo in funzione tramite applicazione di una pressione o tramite la rotazione di una manopola.

Va sottolineato che spesso, quando si parla di dimmer si considera solo la manopola esterna che permette di effettuare l’accensione o lo spegnimento della lampada mentre invece, a voler essere precisi, il dimmer è il metodo di regolazione del carico della lampada.

 

3 tecnologie per regolare l’intensità della luce

 

Esistono, infatti, tre principali tecnologie che permettono di creare luce più o meno intensa con un regolatore: quelle a taglio di fase ascendente, quelle a taglio di fase discendente e quella a taglio di fase inverso.

Conoscere la differenza tra i regolatori che utilizzano una tecnologia o l’altra è fondamentale per poter scegliere in maniera corretta le lampadine da utilizzare.

  • Il dimmer con taglio di fase ascendente, ad esempio, può essere utilizzato per le lampade BT e CFL e, tra i LED, con le tipologie 230 V.

 

  • Il taglio di fase discendente, invece è il migliore da utilizzare con tutte le lampadine LED.

 

  • Infine, i dimmer che utilizzano il taglio di fase inverso sono particolarmente indicati per realizzare sistemi di controllo multipli soprattutto in caso di lampade alogene o di LED.

 

 

Scegliere il dimmer adatto

 

mani che cercando di raggiungere un lampadina disegnata

 

Quando si acquista una lampadina, quindi, è fondamentale controllare le caratteristiche della lampada o del lampadario sulla quale si dovrà installare la lampadina, ossia le caratteristiche del dimmer. Solo in questo modo si potrà avere la certezza del giusto utilizzo delle lampadine.

Considerando i differenti tipi di regolatori e le diverse tipologie di lampadine, è evidente che le possibilità di combinazioni tra dimmer e lampadine sono molto numerose e, pertanto, è fondamentale porre la massima attenzione sulle indicazioni che vengono riportate sia sul regolatore che sulle lampadine stesse.

Quando si vuole installare un regolatore di luce per gestire al meglio il sistema di illuminazione già esistente in una determinata stanza, è necessario considerare prima le caratteristiche delle lampadine che vengono regolarmente utilizzate sul lampadario o sulla lampada da dimmerare.

Andrà quindi definita la potenza della lampada o delle lampade, conoscere la tipologia delle lampadine e, soprattutto, valutato il range della variazione di luminosità che si desidera. Esistono, infatti, un gran numero di dimmer sul mercato che non sono in grado di offrire tutte le differenti luminosità possibili con un determinato tipo di lampadina. Si tratta soprattutto di prodotti economici, che offrono prestazioni di basso livello.

In questo caso il rischio diventa quello non avere la possibilità di ottenere tutti i differenti livelli di luminosità, ma anche andare incontro a guasti che portano a una maggiore spesa piuttosto che a un risparmio. Per questo diventa fondamentale puntare su dimmer di marca, ossia di qualità garantita.

Inoltre, avere la possibilità di rivolgersi a un tecnico esperto per l’installazione di questo strumento, consente anche di non rischiare erronei accoppiamenti tra dimmer e lampadine.

 

L’installazione di un dimmer: cosa fare

 

Quanti invece hanno competenze tecniche di base, possono procedere autonomamente a installare il proprio dimmer.

Naturalmente, tutte le operazioni vanno effettuate dopo aver staccato la corrente elettrica, per non rischiare incidenti anche mortali.

Successivamente si potrà procedere, sostituendo l’interruttore classico con il variatore.

Il collegamento tra il regolatore e i due cavi elettrici va effettuato in maniera tale da garantire il passaggio di corrente in maniera corretta, ossia inserendoli nei morsetti e bloccandoli avvitando le viti.

L’avvitamento deve essere realizzato in modo da assicurare una buona sicurezza ai cavi, senza essere troppo stretto visto che, in tal caso, si potrebbe rischiare di rompere i cavetti elettrici. Viceversa, in caso di avvitamento troppo lento, i fili potrebbero uscire dai morsetti interrompendo la trasmissione di corrente elettrica.
Quando si collegano i cavi è necessario che la manopola che permette la variazione della luminosità sia completamente ruotata: in tal modo garantirà la posizione di luce spenta mentre, la massima rotazione, coinciderà con l’illuminazione completa.

 

Tecnologia, domotica e design

 

lampadine a led dimmerabili

Image credits: Elle Decor

Come già accennato, scegliere di installare un dimmer per regolare l’illuminazione di una camera o di tutto l’appartamento significa puntare su un risparmio energetico.

Tuttavia, il successo del dimmer, non è solo tecnico ed energetico, ma anche estetico.

Sono sempre di più, infatti, i modelli che si inseriscono al meglio nel design di un arredo, diventando parte integrante dell’arredamento stesso.

Inoltre, la necessità di alternare in un unico ambiente momenti di relax a situazioni in cui è necessaria la massima illuminazione ha portato sempre più spesso a scegliere un’illuminazione dimmerata.

 

I modelli di regolatori di ultima generazione sono compatibili con i migliori sistemi di domotica, permettendo così anche il comando in remoto.

Naturalmente, per avere la certezza di un utilizzo corretto del sistema lampadine e dimmer non bisogna mai dimenticare di controllare la tipologia delle une e dell’altro, per avere la sicurezza di un giusto funzionamento e, soprattutto, per evitare danneggiamenti alla lampada o all’intero impianto di illuminazione.

Attenzione anche a ronzii, rumori o cali di tensione che potrebbero essere indice di un cattivo funzionamento del dimmer installato.

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