I molti cambiamenti del settore dei trasporti pubblici nel corso dei secoli hanno permesso ai viaggiatori di tutti il mondo di spostarsi in modo sempre più semplice, rapido e sicuro.
Fra i mezzi di ultima generazione appartenenti a questo settore possiamo citare anche il treno a levitazione magnetica.
Si tratta di un tipo di treno che viaggia senza toccare le rotaie, grazie alla sua capacità di sfruttare l’effetto della levitazione magnetica. Per i meno esperti di fisica, la levitazione magnetica è quel fenomeno grazie al quale un oggetto riesce a rimanere sospeso sopra un altro oggetto senza lo sfruttamento di alcun supporto (tranne i campi magnetici). Proprio la forza elettromagnetica si rivela fondamentale in questo fenomeno, perché contrasta gli effetti della forza di gravità e permette che il corpo soprastante non tocchi quello sottostante.
Grazie a questo principio, il treno a levitazione magnetica sta diventando uno dei mezzi preferiti dai viaggiatori che desiderano coprire in poco tempo lunghissime distanze, tanto da fare concorrenza persino all’aereo.
Dati alla mano, gli esperti del settore affermano che il treno a levitazione magnetica è in grado di raggiungere una velocità superiore ai 600 Km/h, anche perché non toccando le rotaie non incontra nessuna forza che si oppone al suo avanzamento, tranne l’attrito dell’aria.
Nonostante questo nuovo mezzo di trasporto sia stato immesso in circolazione solamente di recente, è necessario puntualizzare che i primi studi per la sua progettazione furono intrapresi addirittura all’inizio del diciannovesimo secolo in Giappone, che non a caso è il Paese di gran lunga più specializzato in questo settore.
Ora che abbiamo inteso come lavora un treno a levitazione magnetica, possiamo chiederci: perché questi mezzi sono migliori rispetto ai treni tradizionali? E quali sono le caratteristiche che li rendono più efficaci ed efficienti?
I principali vantaggi del treno a levitazione magnetica
Costruire un treno a levitazione magnetica richiede non solamente un progetto estremamente accurato per evitare incidenti o problemi sulla pista durante la fase di levitazione, ma anche un investimento di denaro molto oneroso.
Ciò nonostante, utilizzare un mezzo di trasporto di questo calibro comporta un’innumerevole serie di vantaggi rispetto ai mezzi di locomozione su rotaia tradizionali. Fra di essi, quelli che meritano particolare considerazione sono:
- la possibilità di ridurre l’inquinamento della natura, derivante dal fatto che l’anidride carbonica non viene rilasciata nell’atmosfera;
- la riduzione dell’impatto delle infrastrutture ferroviarie sull’ambiente circostante;
- una vita di servizi potenzialmente più lunga rispetto ai treni tradizionali;
- una velocità di viaggio nettamente superiore, della quale abbiamo già detto poc’anzi;
- un inquinamento acustico inferiore, derivante dal fatto che il livello di rumorosità di questo tipo di treno è nettamente inferiore rispetto al rumore provocato dai treni tradizionali;
- un costo di manutenzione praticamente nullo;
- la presenza di un Guide-way poco invasivo, elevato e stretto;
- la capacità di trasportare fino a qualche migliaio di passeggeri ogni giorno;
- infine, fra i vantaggi del treno a levitazione magnetica troviamo i bassissimi costi di servizio: gli esperti, a tal proposito, stimano che il costo di servizio ammontano a soli 3 centesimi per passeggero per ogni chilometro ed a 8 centesimi per tonnellata per miglio.
Da ciò che abbiamo appena detto, possiamo evincere che i treni a levitazione magnetica possono dare al settore dei trasporti pubblici italiani quella svolta che gli mancava per essere considerato evoluto. Ma quali sono i Paesi maggiormente impegnati nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative per migliorare le prestazioni del treno di levitazione magnetica? E come si posiziona l’Italia in questo settore?
Lo sviluppo di treni a levitazione magnetica: il dominio del Giappone, le idee dell’Italia
Al giorno d’oggi il treno a levitazione magnetica sta letteralmente sbaragliando la concorrenza dei treni tradizionali su rotaia, grazie a tutta una serie di vantaggi di cui abbiamo già detto molto nei paragrafi precedenti.
Le innovazioni principali per lo sviluppo di soluzioni sofisticate ed estremamente efficaci provengono dal Giappone, che si sta specializzando sempre di più in questa tipologia di trasporti e del quale merita di essere menzionata la compagnia JR Central, che grazie alla partnership con gli Stati Uniti d’America è riuscita a progettare il modello L0, un treno caratterizzato da una velocità di punta pari a circa 550 chilometri orari che nel 2027 coprirà una distanza di circa 350 chilometri (ovvero la distanza fra le città di Tokyo e Nagoya) in soli 40 minuti. Una velocità davvero da capogiro, che giustifica il costo della costruzione del treno ammontato a circa 150 miliardi di dollari.
Nonostante il Giappone sia il Paese maggiormente specializzato nel trasporto attraverso i treni a levitazione magnetica, è necessario puntualizzare che le innovazioni relative a questi mezzi di locomozione provengono anche da altri Stati europei, come la Germania, la Svizzera, il Regno Unito e l’Italia.
Proprio in Italia è stato recentemente ideato IronLev, un treno a lievitazione magnetica la cui progettazione è da attribuire ad un gruppo di ingegneri meritevoli di aver brevettato un nuovo carrello a levitazione magnetica, capace di funzionare sui binari di acciaio già esistenti attraverso la sostituzione delle ruote del treno con dei pattini a levitazione magnetica. In sintesi, grazie a questa invenzione non sarà necessario progettare nuovi binari o nuovi convogli per far funzionare il nuovo treno, che nel 2020 verrà finalmente messo in azione.
Grazie a questo team di ingegneri è stato possibile dimostrare ancora una volta che, nonostante la superiorità tecnologica ed industriale giapponese e statunitense, il nostro Paese è in grado di colmare questo distacco con le idee, l’intraprendenza e la creatività che da sempre caratterizza il popolo italiano.
IronLev, secondo quanto affermato dai suoi ideatori, sarà in grado di abbattere i costi relativi alla manutenzione delle ferrovie ed al consumo di energia elettrica, oltre che di preservare l’ambiente circostante e diminuire l’inquinamento acustico.
Il business del treno superveloce ha compiuto un altro passo in avanti.