Il Superbonus 110% è uno dei temi più d’attualità nel panorama economico italiano e interessa tantissimi cittadini che vogliono migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Per questo, tecnici e progettisti sono impegnati nel reperire informazioni sempre più precise per garantire il massimo risparmio a chi intende approfittare di questa agevolazione.
Tra gli interventi di efficientamento energetico, previsti dal decreto rilancio, rientra anche l’impianto fotovoltaico includendo sia i costi per la progettazione che per i materiali. Sono quindi ovviamente comprese le arterie che trasportano l’energia dai pannelli all’inverter, ovvero i cavi elettrici dedicati al fotovoltaico. Il cavo NPE SUN H1Z2Z2-K (Natural Power Energy) de La Triveneta Cavi è un prodotto presente nel mercato ormai da qualche anno, conosciuto ed apprezzato in Italia ed in Europa poiché soddisfa tutti gli standard richiesti garantendo performance eccellenti ed elevati livelli di sicurezza.
Il cavo solare de La Triveneta Cavi è stato pensato per la posa di impianti fotovoltaici negli edifici privati, ma anche per l’utilizzo in edifici pubblici, in aziende industriali, nelle installazioni agricole, negli impianti di illuminazione etc. NPE SUN H1Z2Z2-K, certificato CPR (classe di reazione al fuoco: Eca) e HAR (per l’utilizzo in tutti i paesi europei) è un cavo che offre altissimi standard di sicurezza: non propagante la fiamma, LS0H (Low Smoke Zero Halogen), vanta un’elevata resistenza ai raggi UV e alle basse temperature con un ciclo di vita garantito di minimo 25 anni (EN 60216-1). E’ disponibile nei colori Nero e Rosso.
Principali caratteristiche:
– Temperatura massima del conduttore 120°
– Ciclo di vita garantito: minimo 25 anni (EN 60216-1).
– LS0H: Low Smoke Zero Halogen
– Non propagante la fiamma
– Classe di reazione al fuoco: Eca
– Certificazione HAR
– Ottima flessibilità per una facile installazione.
– Resistenza ai raggi UV e alle basse temperature
– Tensione nominale di esercizio – AC: 1000V e DC: 1500V
– Formazioni da 1×1,5mm² a 1x120mm²
Come riportato dal sito Altroconsumo.it, il decreto rilancio ha stabilito importanti novità nel panorama delle ristrutturazioni edilizie per chi investe nell’ isolamento termico della propria abitazione, nella sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e nella riduzione del rischio sismico.
La detrazione del 110% si applica anche alle spese funzionali all’esecuzione dell’intervento, quali acquisto di materiali, progettazione e spese professionali, perizie, installazione di ponteggi, smaltimento dei materiali rimossi, Iva, imposta di bollo, diritti sui titoli abilitativi edilizi.
Il superbonus del 110% spetta anche per alcuni interventi che vengono eseguiti congiuntamente ad almeno uno di quelli sopracitati e che, per questo, vengono definiti “trainati”. Occorre prestare attenzione alla data di effettuazione di questi lavori, possono infatti ottenere la detrazione maggiorata del 110% solo se eseguiti nell’intervallo di tempo che va dalla data di inizio lavori a quella di fine lavori degli interventi cosiddetti trainanti.
In particolare, viene riconosciuto il superbonus per:
• installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica e di sistemi di accumulo integrati oppure di impianti solari fotovoltaici su strutture pertinenziali degli edifici;
In caso di installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, la detrazione del 110% spetta su una spesa massima di 48.000 euro e comunque entro il limite di spesa di 2.400 euro per ogni kWp di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico per ogni singola unità immobiliare. La detrazione è vincolata alla cessione in favore del GSE (gestore dei servizi energetici) dell’energia non autoconsumata in sito o non condivisa per l’autoconsumo. La detrazione spetta anche in caso di installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti fotovoltaici nel limite di spesa di 1.000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema.
La detrazione del 110% spetta per un limite di spesa più basso, cioè di 1.600 euro per ogni kWp nel caso in cui sia contestuale anche un intervento di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica.
La detrazione non spetta se si percepiscono altri incentivi pubblici e altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea, nazionale e regionale, compresi i fondi di garanzia e di rotazione e gli incentivi per lo scambio sul posto.