Risparmiare sulla bolletta elettrica: i sistemi più convenienti.

Risparmiare sulla bolletta elettrica? E’ possibile. Vediamo come.
Costruire e ristrutturare, nell’ottica del risparmio energetico, è il principale obbiettivo degli operatori del settore edile in quanto, come ben noto, le dispersioni energetiche incidono notevolmente tanto sull’economia domestica quanto sul ciclo di produzione industriale. Quindi, considerata la ricaduta economica negativa, l’ottimizzazione del consumo energetico è di fondamentale importanza indipendentemente da quelle che sono le scelte adoperate dall’utente. Gli operatori del settore possono pervenire all’ottimizzazione degli impianti energetici con diversi strumenti. Le varie soluzioni si orientano su tre principali campi di azione che sono: produzione efficiente dell’energia, utilizzo intelligente degli impianti (domotica). L’argomento si presenta, quindi, ad essere analizzato sotto diversi punti di vista e sicuramente si potrebbero redigere tomi interminabili. Tuttavia analizzeremo in modo sintetico l’argomento presentando le soluzioni più congeniali in riferimento alle linee di azione sopra enunciate.

1. Produzione efficiente dell’energia

La produzione energetica intelligente può essere realizzata con l’ausilio di diverse tecnologie tutte finalizzate all’ottimizzazione della rete di produzione e distribuzione elettrica ( per maggiori informazioni http://www.abb.com). La prima astuzia per la realizzazione di una rete di distribuzione efficiente ed efficace consta nel ridurre al minimo le distanze tra la sorgente e l’utente. In tale ottica munire gli utenti di impianti di auto produzione (integrati alla rete) riduce le dispersioni di distribuzione della rete principale (riducendo al minimo la distanza tra sorgente ed utente) e abbatte radicalmente i costi di produzione. L’autosufficienza dell’approviggionamento energetico è solitamente risolta con: pannelli solari termici, pannelli solari fotovoltaici, pompe eoliche (integrate in sistema raccolta acque), generatori eolici e dispositivi termici a biomassa (o pellet). Queste soluzioni non vanno valutate in modo separato bensì bisogna tendere all’integrazione. L’integrazione di diversi sistemi rappresenta l’approcio migliore per realizzare l’ecosostenibilità ad impatto zero di centri abitati e aree industriali. La capacità di interoperabilità di diversi sistemi rappresenta la vera arte degli operatori del settore che dovranno, a seconda del caso, proporre le più idonee scelte al cliente. Tale arte si concretizza mediante delle fasi di studio e progettazione che possono essere così descritte:

  • Conoscenza delle reali esigenze di consumo dell’utente mediante il monitoraggio delle apparecchiature e dei consumi. (visione bollette ultimi anni, classe di appartenenza degli elettrodomestici e/ apparecchiature, etc).
  • Progettazione degli impianti in base alle caratteristiche fisiche dello stabile su cui si opera.
  • Ausilio nella scelta (da parte del cliente) non tanto dei migliori sistemi bensì di quelli più idonei alle specifiche esigenze.
    L’operazione di cablaggio e distribuzione della rete domestica assume una posizione di rilievo nella fase di progettazione e messa in opera delle eco-scelte. Difatti scelte non idonee su cavi e componenti isolanti può compromettere, ed anche notevolmente, l’efficienza dell’intera rete. Inoltre una errata valutazione dei fattori di carico termico oltre a costituire un elemento di dispersione è anche un fattore di rischio per la sicurezza (per maggiori informazioni http://www.latrivenetacavi.com/it/cavi_categorie.aspx?type=96).

2. Domotica delle reti domestiche

La domotica è un’area interdisciplinare che fonde in un’unica comunione di intenti molteplici professionalità e tecniche.
Il fine della domotica è l’ottimizzazione dei processi di interazione tra uomo ed ambiente, mediante l’ausilio di intelligenza artificiale e automatizzazione dei processi (soprattutto correlati al risparmio energetico).
L’intera area fa leva su un principio fondamentale che va oltre al semplice monitoraggio dei consumi e abbattimento dei costi energetici. Difatti la domotica permette ad ogni utente di conoscere con precisione (e sempre) i consumi, consentendo la gestione ottimale del fabbisogno energetico locale (per maggiori informazioni http://www.gbsweb.it/soluzioni/soluzioni-hardware-software/building-automation-domotica/risparmio-energetico-con-un-impianto-domotico/).

I sistemi che contribuiscono alla creazione di uno smart environment a risparmio energetico sono molteplici.
La fattibilità delle scelte è inoltre vincolata alla fase progettuale, difatti la creazione di ambiente ex novo consente la massima libertà di manovra nell’attuazione delle scelte mentre la ristrutturazione e l’adattamento di ambienti preesistenti comporta maggiori problematiche e limitazioni di sorta, pertanto ci concentreremo sul secondo aspetto che presenta maggiori spunti e riflessioni.
Sotto molti aspetti la domotica si integra con il concetto di auto produzione domestica con l’ausilio di strumenti già accennati in precedenza, tuttavia automatizza i processi.
Una delle prime soluzioni che consentono di regolare i processi energetici è la mappatura termica degli ambienti.
Difatti i sensori termici sono indispensabili al fine di regolare in modo adeguato gli impianti di riscaldamento attivando e disattivando impianto principale e secondario a seconda delle esigenze.

Per esempio immaginiamo un ambiente munito di una sorgente termica multifunzione (Impianto primario) con un sistema termico solare (Impianto secondario). La temperatura viene portata a regime con il ricorso al termico multifunzionale che ha un potere calorico superiore ma, poi, raggiunta la temperatura ottimale negli ambienti si passa al termico solare (con un potere termico inferiore) al fine di mantenere la temperatura costante.

La stessa filosofia di progettazione può essere applicata alla produzione di acqua sanitaria. Spostandoci sul versante dell’illuminazione, l’adozione di timer di accensione e spegnimento possono determinare un sensibile abbattimento dei costi energetici. Queste soluzioni sono particolarmente indicate per gli impianti industriali tuttavia non mancano applicazioni anche in contesti abitativi.
Una soluzione ottimale potrebbe essere la creazione di impianti elettrici paralleli che asservano specifiche utenze differenziandole ad esempio ore diurne e ore notturne (oppure in casa o fuori casa).
Con la creazione di sistemi di alimentazione paralleli si può pervenire ad un abbattimento del 20% delle dispersioni elettriche. Tutti gli accorgimenti enunciati se integrati con tecnologia icloud o wi-fi consentiranno di pervenire alla massima consapevolezza dei consumi e, inoltre, la gestione efficace non solo delle fonti ma soprattutto delle utenze.
Ovviamente ci preme ricordare che la creazione di impianti elettrici paralleli richiede un’attento studio sulla tipologia di cavi da utilizzare a seconda dell’assorbimento energetico programmato.
Una volta strutturato l’impianto (ad esempio alimentazione luci esterne, telecamere, emergenza, allarmi, etc) sull’impianto non possono gravare ulteriori utenze; questo è sicuramente uno svantaggio.

Per ovviare a tale inconveniente una soluzione ottimale potrebbe essere il ricorso a tecnologia remote control che consente, con il ricorso al web, di disattivare o attivare le utenze domestiche (o aziendali) con un semplice touch screen. Con il ricorso alle tecnologie di interconnettività globale sarà possibile controllare non solo luci e riscaldamento bensì tapparelle irrigazione e tanto altro ancora come: gestire emergenze per fughe di gas o acqua.

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