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Quali sistemi di illuminazione usare per le opere d’arte?

Le opere d’arte costituiscono senza dubbio un patrimonio irrinunciabile per l’uomo in quanto oggetti portatori di storia, valori antropologici, culturali, artistici, estetici… ed economici. E’ pertanto auspicabile che le opere d’arte siano salvaguardate al meglio.

  Ph. Credits: https://www.gslightled.com/

Illuminare le opere d’arte: quali attenzioni avere

Tra i componenti che possono rovinare le opere d’arte quando vengono esposte in un museo o nelle gallerie, è da considerare sicuramente l’illuminazione a cui sono sottoposte o per renderle più visibili in condizioni di scarsa luminosità oppure per sottolineare dettagli e particolari esecutivi che possano valorizzarla.

Tuttavia bisogna fare molta attenzione al tipo di luce che viene impiegata perché se è vero che da essa dipende la fruizione ottimale dell’opera, se la luce è sbagliata può non solo limitare la visione dell’opera ma anche danneggiarla materialmente o chimicamente. Per queste ragioni è fondamentale saper scegliere sia il taglio di illuminazione più adatta per ciascun tipo di oggetto, sia il tipo di luce, o meglio lampada,  che si andrà ad utilizzare per non rovinare i materiali di cui l’opera si compone. Esistono poi altri elementi da non sottovalutare come i costi di mantenimento, le sostanze inquinanti e l’efficienza energetica.

Non a caso, visti tutti gli elementi da tenere in considerazione quando si deve illuminare un’opera d’arte, esistono professionisti specializzati proprio nell’illuminotecnica.

 

Come valorizzare le opere d’arte attraverso la luce

Uno degli obiettivi principali dei sistemi di illuminazione delle opere d’arte è quello di concedere a chi guarda una corretta percezione dell’opera nel suo insieme. Per questo bisogna innanzitutto evitare che illuminando un’opera si formino ombre e riflessi indesiderati. La scelta della posizione della sorgente di luce rispetto al punto di osservazione e rispetto all’opera è un elemento fondamentale. 

Negli ultimi tempi le nuove tecnologie hanno permesso di avere sistemi di illuminazione efficienti e intelligenti che nella maggior parte dei casi si basano sui LED. Queste sorgenti luminose sono senza dubbio le più utilizzate nei musei e nelle gallerie perché permettono di avere un’ottima qualità della luce e una perfetta resa dei colori dei dipinti, senza alterazioni cromatiche o peggio chimiche. Per rendere più semplice l’utilizzo della luce nei musei si possono adottare sistemi di controllo dell’illuminazione in modo che si possa regolare l’intensità della luce perché non rovini le opere e l’angolo della sorgente per un’illuminazione ottimale. Spesso poi questi sistemi sono pensati in modo da essere anche vantaggiosi in termini di risparmio energetico.

Quando si progetta un sistemi di illuminazione per le opere d’arte, tra gli elementi da considerare c’è senza dubbio il colore della luce da utilizzare e quindi la temperatura che questa avrà. Generalmente nei quadri realizzati fino all’Ottocento c’è una prevalenza di luce calda dal momento che essi, per la maggior parte, venivano realizzati anche a lume di candela, oltre che con la luce del sole. 

Tuttavia non c’è una regola predefinita per la temperatura del colore perchè dipende anche dal tipo di colori impiegati per un dipinto, per esempio, alcune opere dove vi siano  manti blu potrebbero richiedere una luce fredda. 

A volte poi si tende a pensare che la luce naturale sia quella migliore per illuminare le opere, tuttavia bisogna considerare che la posizione della fonte cambia con il passare delle ore rendendo l’illuminazione instabile nel tempo. La luce del sole poi troppo diretta potrebbe rovinare le opere d’arte. Pertanto la luce naturale non è da considerarsi l’ideale illuminazione di un dipinto per esempio. 

Si potrebbe approfondire ulteriormente questo argomento, ma già da queste considerazioni si comprende come un sistema di illuminazione a LED sembra essere una delle soluzione migliori poiché non emette radiazioni e preserva il quadro, e l’opera d’arte in genere, da eventuali danneggiamenti dovuti al calore e successivi meccanismi chimici che potrebbe innescare. 

Sta poi nel tecnico specializzato insieme al curatore d’arte trovare il giusto equilibrio tra livello di illuminazione, colore della luce e posizione della sorgente in modo da rendere le atmosfere ricercate dall’artista nel comporre la sua opera. Per una resa cromatica ottimale infine è indispensabile prediligere lampade che offrano una percezione dei colori estremamente fedele alla realtà: anche in questo caso la tecnologia a LED sembra essere la soluzione più valida attualmente.

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