La luce è conoscenza e benessere; essa fornisce all’individuo la possibilità di percepire ciò che lo circonda e rende l’ambiente abitabile. Il sole fornisce naturalmente questo status; ma quando dobbiamo far uso della luce artificiale, sappiamo adattarla alle esigenze umane? La luce artificiale, se ben organizzata, rende i luoghi più accoglienti ed assicura maggiore comfort.
Vista la sua importanza, è istituita anche una disciplina scientifica che si occupa dello studio dell’illuminazione di spazi esterni ed interni denominata illuminotecnica.
Nozioni di illuminotecnica sono fondamentali per la corretta progettazione dell’illuminazione artificiale.
All’interno di spazi lavorativi ed abitativi, la corretta illuminazione artificiale assicura all’individuo un adeguato comfort psichico ed un ambiente appropriato per lo svolgimento delle normali attività che implicano l’utilizzo della vista.
Nonostante l’illuminazione di tipo naturale presenti gli standard qualitativi di luce ottimale, uno studio corretto può garantire ottimi risultati anche per l’illuminazione artificiale.
Una illuminazione artificiale ben studiata permette di dar rilievo ad un quadro, far sembrare un ambiente più grande o più piccolo rispetto alle reali dimensioni ed aiuta a creare un’atmosfera di tipo romantico o festivo. Ma non solo.
La qualità della luce artificiale
La luce rappresenta un elemento fondamentale per il corretto equilibrio psico-fisico dell’essere umano. Negli ambienti ove l’individuo trascorre gran parte della giornata è importante garantire una giusta illuminazione, che non sia emanata da neon o lampade a risparmio energetico (indicate invece per ambienti non vissuti regolarmente dall’uomo).
Diverse scienze si occupano di studiare la luce e l’influenza che essa esercita sugli esseri viventi.
L’illuminotecnica, come abbiamo detto, si dedica allo studio della luce artificiale in ambienti esterni ed interni, la cromoterapia studia l’influenza dei colori sul benessere dell’individuo, mentre l’elioterapia è la scienza naturale che sfrutta l’esposizione diretta ad i raggi solari per scopi prettamente terapeutici.
In particolare la cromoterapia che studia i colori e le influenze di essi sul benessere dell’individuo è particolarmente importante per la qualità della luce.
L’effetto “terapeutico” dei colori sull’organismo umano sono stati dimostrati dallo psicoterapeuta svizzero Max Luscher, il quale ideò un test per analizzare la condizione psichica dell’essere umano attraverso i colori, conosciuto come il test dei colori di Luscher.
Secondo i principi della cromoterapia, ogni colore trasmette un’emozione. Il rosso trasmette energia, stimola la libido e decongestiona le vie respiratorie; l’arancione ha proprietà antidepressive, stimola il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea e dona allegria; il giallo aiuta l’individuo nella concentrazione mentale ed allevia alcuni problemi di carattere digestivo; il verde apporta benefici contro lo stress e l’insonnia; il blu è utile nei casi di pressione alta ed emicrania. I colori freddi, come il blu ed i verde sono indicati per le camere da letto, poiché rilassano e favoriscono l’addormentamento; sebbene ultimissimi studi sconsigliano di usare colori freddi in ambienti dove si trascorre tanto tempo.
Il connubio luce e ambiente costruito
La progettazione edile, oltre a rispettare i canoni urbanistici ed architettonici, deve assicurare condizioni di benessere psico-fisico degli individui. L’architettura moderna sfrutta dei sistemi di illuminazione capaci di garantire un impiego ottimale della luce naturale.
In merito al rapporto tra struttura ed uomo, in edilizia è fondamentale progettare aperture trasparenti che consentono di sfruttare il più possibile la luce naturale diurna. I materiali trasparenti impiegati in edilizia svolgono un compito molto importante perché grazie al loro corretto uso è possibile riscaldare ed illuminare gli ambienti, ricorrendo per un tempo limitato alla luce ed ai riscaldamenti di tipo artificiali.
Il coefficiente di calcolo dell’illuminazione ottimale diurna è denominato daylight. Il daylight ha un ruolo di fondamentale nella progettazione di strutture lavorative (uffici, scuole, ospedali) e, nonostante per diverso tempo sia stato applicato in primis per le progettazioni estere, oggi viene assolutamente considerato anche nelle fasi della progettazione edile italiana.
All’interno di un’abitazione o di un ufficio, per ottimizzare il benessere visivo dell’individuo, è fondamentale distribuire le sorgenti luminose seguendo alcuni criteri basilari, tra cui: eliminare i riflessi, ottimizzare i contrasti, distribuire le ombre, dipingere pareti e soffitti con colori chiari e neutri e mantenere pulite le sorgenti luminose.
- Per illuminare adeguatamente la propria abitazione non basta acquistare la tipologia di lampadario che piace e le lampadine; per illuminare correttamente l’ambiente domestico è consigliabile affidarsi ad un progettista sensibile anche alla questione illuminotecnica, al quale esporre i propri gusti in termini di diffusione della luce e le proprie esigenze.
Il compito strettamente legato al progettista sarà quello di raccomandarvi le soluzioni più appropriate al vostro stile di vita, proponendo le temperature ed i colori ideali delle lampade in base alla stanza, la perfetta collocazione e la tipologia delle sorgenti luminose (lampadari a bracci, applique, faretti). - Negli ambienti di lavoro, la corretta illuminazione deve essere garantita in qualsiasi orario ed in qualsiasi circostanza. L’impiegato deve poter godere di una buona illuminazione per svolgere il proprio lavoro in una condizione di benessere.
In questi luoghi risulta importante la direzione del flusso luminoso, ovvero con illuminazione diretta, semi-diretta o mista.
Sembra evidente che soprattutto la luce artificiale debba essere considerata come un elemento fondamentale nella progettazione di tutti gli ambienti umani viste le ripercussioni che ha sull’orologio biologico dell’uomo e di conseguenza sul suo benessere e addirittura salute fisica e mentale.