Green technology per le olimpiadi di Tokyo 2020

Tra robot che accoglieranno i turisti, taxi autonomi e connessioni 5G, le Olimpiadi di Tokio 2020 si preannunciano come l’evento più tecnologico di sempre. In particolare, si prevede che quella “made in Japan” sarà un’olimpiade all’insegna della green technology.
A seguito del disastro nucleare di Fukushima, l‘ambiente è diventato uno dei temi più caldi nel Paese del Sol levante. I giapponesi sfrutteranno le olimpiadi come banco di prova per mostrare come ridurre i gas serra attraverso le green technologies; se queste dovessero avere successo, verranno applicate all’intero Paese. Tra le tecnologie su cui Tokio punta per raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità vi sono le solar road, le mattonelle piezoelettriche e le celle a combustibile.


Tokio capitale eco-compatibile

Consapevole dell’impatto ambientale delle olimpiadi, il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokio 2020 ha pubblicato un piano operativo sulla sostenibilità, annunciando una serie di innovazioni tecnologiche volte a promuovere Tokio come città eco-compatibile sia a livello nazionale che internazionale.

L’ambizioso piano, che mira a contribuire ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS) che affrontano questioni quali i cambiamenti climatici e il consumo e la produzione sostenibili, richiede il massimo ricorso alle fonti di energia rinnovabili. L’obiettivo prefissato dal Governo di Tokio è quello di raggiungere, entro il 2030, il 30% di energie green, a fronte dell’attuale 12%.

La priorità assoluta per il comitato organizzatore è quella di abbattere le emissioni di anidride carbonica e a questo scopo ha programmato una spesa di circa 330 milioni di dollari per trasformare il Villaggio Olimpico in una città a idrogeno in cui l’elettricità sarà completamente generata da questa risorsa attraverso celle a combustibile. Inoltre, per ridurre al minimo lo spreco di risorse, Tokio si è posta il traguardo di realizzare gran parte delle medaglie olimpiche con i metalli recuperati da smartphone, computer e altri dispositivi elettronici usati.

Un’ulteriore spinta per rendere Tokio 2020 un evento ecosostenibile arriverà dalle green technologies, come le strade solari e le mattonelle piezoelettriche. Queste nuove tecnologie dovrebbero essere introdotte a titolo sperimentale presso strutture di proprietà del Governo di Tokio e altre sedi già nel prossimo anno fiscale.

 

  • Solar Road: le autostrade diventano sostenibili

    La prima mossa annunciata dalla capitale giapponese è la costruzione delle “solar road“, ovvero strade sostenibili che, al posto dell’asfalto, sono lastricate con pannelli solari per la produzione di energia elettrica. Questa tecnologia è davvero innovativa perché cambia il concetto di strada che da luogo di connessione si trasforma in fonte di energia pulita e rinnovabile. Il modello è già stato adottato da altri Paesi come la Francia e l’Olanda, che però si sono trovate a sostenere costi molto elevati (5 milioni di euro per un km di strada fotovoltaica!).

    La carreggiata solare consiste in un sistema di celle fotovoltaiche ricoperte da uno spesso strato di vetro temperato che protegge i pannelli solari. Ogni pannello è composto da 3 livelli: uno superiore, atto a sopportare grandi pesi e cattive condizioni ambientali, uno centrale, dotato di led che illuminano la strada, e uno inferiore destinato all’installazione di cavi per la distribuzione dell’energia prodotta. Inoltre, questo nuovo tipo di manto stradale è dotato di un sistema di autoriscaldamento che permette di evitare la formazione e l’accumulo di ghiaccio e neve.

    Lo scorso maggio è già stata installata una solar road nel parcheggio di un Seven-Eleven a Sagamihara, nella popolosa prefettura di Kanagawa. Il parcheggio è stato pavimentato con pannelli fotovoltaici ricoperti da una speciale resina protettiva per consentire il transito dei veicoli.
    L’utilità della strada solare è stata confermata da un manager dell’esercizio commerciale, il quale ha sottolineato che questo sistema può arrivare a produrre fino a 16.145 kWh di elettricità all’anno, pari al 9% dell’energia consumata dal negozio.

 

  • Mattonelle piezoelettriche

    Le strade solari sono uno dei tasselli più importanti per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, ma presentano l’ostacolo dell’ingente spesa che potrebbe non essere proporzionale ai benefici. Per ovviare a questo problema, l’amministrazione metropolitana prevede di installarle in strutture dove la quantità di energia prodotta giustificherebbe il costo.

    A questo progetto se ne aggiunge un altro che prevede l’installazione nelle zone ad alto transito pedonale, come gli ospedali, le strutture espositive e le piazze, di mattonelle piezoelettriche, ovvero piastrelle smart che, attivate dal peso dei passanti, convertono la vibrazione dei passi in elettricità. Un’altra tecnologia innovativa in grado di creare energia elettrica pulita semplicemente sfruttando l’energia cinetica generata dai pedoni camminando ed eventualmente accumulata in batterie per un suo utilizzo successivo.

    Anche per questa fonte di energia rinnovabile l’ostacolo maggiore è rappresentato dal costo che potrà essere abbattuto solo quando saranno trovati gli investimenti che permetteranno una produzione di massa. Le piastrelle piezoelettriche sono state sfruttate durante le Olimpiadi di Londra del 2012 per l’illuminazione pubblica e per la segnaletica stradale.

 

  • Mobilità sostenibile

    Le olimpiadi del 1964 furono l’occasione per la capitale giapponese di presentare al mondo il famoso Shinkansen, treno ad alta velocità imitato pressoché ovunque. Oggi, Tokio spinge verso la green technology applicata alla mobilità. In vista delle Olimpiadi del 2020, la casa automobilistica Toyota intende contribuire a rendere la capitale nipponica una vetrina globale per il concetto di sostenibilità. A tal fine, metterà a disposizione una flotta di 3 mila veicoli, tra cui e-car da utilizzare per il trasporto degli atleti all’interno del villaggio olimpico e vetture a idrogeno che, in luogo dell’anidride carbonica, emettono vapore acqueo.

    Intanto, da qualche mese stanno calcando le strade di Tokio i primi autobus a celle a combustibile che usano dieci accumuli ad alta pressione contenenti 600 litri di idrogeno compresso riuscendo a produrre 240 kWh. Il governo giapponese spera di utilizzare le celle a combustibile non solo per la propulsione dei veicoli ma anche per sostituire altre fonti energetiche.


Grandi aspettative, dunque, per le Olimpiadi di Tokio 2020, che punteranno sulla tecnologia orientata alla sostenibilità, contribuendo a rendere ancora più interessante un evento di importanza mondiale. Sarà forse la “società dell’idrogeno” l’eredità lasciata dai prossimi Giochi Olimpici?

 

 

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