Cora, ovvero Taxi volanti, elettrici e a guida autonoma

Taxi volanti e autonomi… il futuro è già arrivato? Solo qualche decennio fa, parlare di vetture volanti, automobili elettriche e veicoli a guida autonoma, sembrava un’idea fantascientifica.

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image credits: Richard Lord

Oggi l’attualità ci parla proprio di queste possibilità come realizzabili, tant’è che l’idea di sviluppare un taxi volante alimentato a energia elettrica e in grado di guidarsi autonomamente, senza alcun aiuto esterno, è una realtà.

Il prototipo di riferimento del taxi volante si chiama Cora e rappresenta un valido aiuto per sconfiggere il traffico cittadino e popolare i cieli. A dire il vero, già da moltissimi anni le principali aziende del mondo erano al lavoro per creare un veicolo che fosse in grado di volare e risultasse accessibile a molti. Ad aver eseguito dei test pratici con un taxi volante per prima, però, spicca la Kitty Hawk, azienda finanziata da Larry Page, uomo noto per essere uno dei fondatori del colosso Google.

L’obiettivo principale non era quello di creare un elicottero-bis, bensì di sviluppare dei progetti ancora più avanzati e particolari. Oltre a poter volare, difatti, il taxi in questione doveva essere a guida autonoma, cioè capace di trasportare i passeggeri da un punto A ad un punto B senza alcun conducente in cabina. Missione che inizialmente sembrava impossibile, considerando le difficoltà della guida autonoma nelle macchine. Eppure l’obiettivo si è rivelato essere più facile del previsto, in quanto il modulo di navigatore autonomo installato sul Cora non deve tener conto delle curvature, dei pedoni e di altre macchine che, normalmente, sono presenti sulla strada.

 

Il prototipo del taxi volante in azione

I primi ad aver visto che l’obiettivo è, finalmente, stato raggiunto sono i fortunati abitanti della South Island, un’isola che si trova nei pressi nella Nuova Zelanda. Proprio qui, in completo e totale segreto, la Kitty Hawk ha svolto dei test preliminari che si sono rivelati positivi. Un taxi di quelli che ci sembravano soltanto una lontana fantasia; un’idea irraggiungibile che poteva venire realizzata unicamente nei film di Hollywood. La realtà, però, è quella che hanno visto gli abitanti del posto quando hanno alzato la testa verso il cielo: una macchina-velivolo che solcava i venti della Nuova Zelanda.

Tra le sue particolarità spicca quella di poter decollare in verticale, similmente a come fa un elicottero, grazie a ben 12 rotori situati sulle ali. Questi riescono a imprimere al velivolo abbastanza potenza non solo per alzarsi ad altezze considerevoli, ma anche per cambiare la direzione di andamento nel cielo senza sfruttare alcuna corrente aerea.

Il progetto, ancor oggi ufficioso, si pensa diventerà ufficiale nel breve periodo anche grazie agli sforzi dei Primo Ministro della Nuova Zelanda. L’obiettivo? realizzare una fitta rete di taxi volanti nella Nuova Zelanda nel giro di soli 3 anni. Certo, un grande passo in avanti… ma basteranno le conoscenze, le competenze, i fondi economici e le tecnologie per riuscire in una simile impresa? Oltre a questo periodo di soli 3 anni c’è anche un’altra attesa da rispettare: la commercializzazione di questi velivoli. Perché se nei primi anni i Cora saranno destinati unicamente all’industria dei taxi nella Nuova Zelanda, successivamente ci si aspetta che questi vengano utilizzati anche da persone comuni.

Attualmente la batteria dell’aerotaxi ha un’autonomia di “soli” 100 chilometri e può sia decollare che atterrare in verticale. Questo comporta la non necessità di qualsiasi pista di atterraggio, in quanto il Cora potrà atterrare senza alcun problema anche sui tetti delle case, a patto che siano sgombri e privi di antenne od ostacoli di sorta.

 

Quali sviluppi in futuro?

Il passo successivo sembra sia quello di trasformare il velivolo in un taxi che sia in grado di auto-alimentarsi sfruttando l’energia del sole. In questo modo non servirà nemmeno ricaricarlo una volta giunti sul posto. Basterà semplicemente farlo volare in modo che stia sempre al contatto con la luce del sole, – non dovrebbe essere un problema considerando le notevoli altezze a cui può volare il Cora, – e l’energia della batteria si rinnoverà automaticamente già durante il volo.
Anche quest’idea, a dire il vero, già da un po’ era nell’aria e ancor oggi nessuno ne dà l’ufficialità. Sembra proprio, però, che l’invenzione di un velivolo in grado di auto-alimentarsi sia solo una questione di tempo.

A progredire nel settore dei veicoli volanti non vi è soltanto la Kitty Hawk, ma anche altri colossi mondiali, tra cui Toyota, Geely, Aeromobil, Airbus e persino litalianissima Italdesign; e alcuni prestigiosi BIG europei, tra cui spicca la Porsche. Solo ultimamente il responsabile delle vendita di quest’azienda ha ammesso che si sta pensando ad alternative volanti alle macchine da strada. Il tutto contando anche i secondi: laddove con una macchina ci si impiegherebbero 30 minuti per arrivare da una città all’altra, con un velivolo basterebbero “3 minuti e un paio di secondi”. Contemporaneamente ai test in Nuova Zelanda, in Germania sta progredendo la Volocopter, una realtà specializzatasi nella produzione degli aerotaxi elettrici destinati alla città di Dubai. Le porte della Kitty Hawk sono sempre aperte alle idee più fantasiose e sorprendenti, in grado di andare oltre ai blocchi e alle norme comuni.

Bisogna tuttavia dire che nonostante tutti questi slanci verso il futuro, le normative al momento vietano i voli di veicoli come Cora sulle grandi città. I test svolti non sono ancora definitivi e, a quanto sembra, vi è ancora molta strada da fare.

 

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