Come progettare un impianto elettrico in bagno (o in un ambiente umido)

Gli impianti elettrici, soprattutto delle zone più umide della casa meritano qualche accortezza in più.


Le norme che regolano la realizzazione di impianti elettrici e termo-sanitari considerano il bagno una delle zone più rischiose in cui costruire un installare un impianto elettrico. Questa zona della casa, infatti, entra molto spesso in contatto con l’acqua, il vapore (pensiamo, per esempio, al vapore acqueo generato dall’acqua calda che si usa per fare la doccia) e l’umidità, e per tale ragione può diventare il luogo d’origine di corto circuiti.

Per aumentare l’efficacia degli impianti elettrici del bagno o di qualsiasi zona umida della casa, gli addetti ai lavori nel settore dell’elettricità vengono costantemente aggiornati sugli adeguamenti da portare a termine per l’installazione di impianti che garantiscano la totale sicurezza delle persone.

Una delle prime cose da fare per assicurarsi di progettare un impianto elettrico a norma è non dare per scontate le regole basilari per la messa in sicurezza dell’impianto stesso. In linea generale, chi progetta un impianto elettrico in ambienti umidi come il bagno deve provvedere alla messa a terra e ad installare il dispositivo salvavita con la corrispettiva protezione magneto-termica. La messa a terra ovviamente, ha una funzione preventiva, perché permette di evitare cortocircuiti o incendi, ma soprattutto difende gli elettrodomestici più vecchi con sistemi di isolamento particolarmente usurati.

Ma la domanda che possiamo porci è: come ci si deve organizzare per progettare un impianto elettrico a norma negli ambienti della casa maggiormente esposti all’umidità o all’acqua? Nei paragrafi successivi vedremo quali sono i passaggi per installare impianti elettrici sicuri ed efficienti.

Come organizzare in modo sicuro la progettazione di un impianto elettrico in bagno

Tenendo presenti le regole di base da rispettare per progettare un impianto elettrico nel modo corretto, proviamo ad entrare nel concreto della pratica. qui elencati ci sono alcuni semplici consigli che si possono seguire per installare un impianto elettrico sicuro ed efficiente.

 

  • Il primo suggerimento è quello di installare un numero di prese coerente con la quantità di dispositivi che solitamente vengono utilizzati nel bagno. Il motivo di ciò risiede nel fatto che utilizzare più dispositivi sulla stessa presa aumenta il rischio di sovraccarico di corrente e, conseguentemente, di cortocircuiti. Pertanto, gli esperti nel settore dell’elettricità suggeriscono di usare un solo apparecchio per ogni presa.
  • Affinché l’impianto sia più sicuro, è opportuno posizionare le prese ad una distanza minima da terra (solitamente fissata a 110 centimetri), dal box doccia e/o dalla vasca da bagno.
  • Dopo aver posizionato le prese, si deve stabilire dove collocare gli interruttori: a tal scopo sarà necessario affidarsi ad un tecnico specializzato, che alla fine del lavoro rilascerà (a meno che non riscontri delle difformità) un certificato di conformità dell’impianto.

 

E’ necessario puntualizzare che le norme vigenti impongono la divisione del bagno in 4 zone principali, che specifichiamo qui sotto:

  • la Zona 0, in cui si trovano la vasca da bagno o il box doccia;
  • la Zona 1, che si sviluppa ad un’altezza pari a 2,25 metri sulla superficie verticale della Zona 0;
  • la Zona 2, che si trova fra la Zona 1 ed una superficie verticale parallela alta 2,25 metri e e distante 0,6 metri;
  • infine, la Zona 3, situata fra la Zona 2 ed una superficie verticale parallela che la delimita esternamente.

Sicurezza in bagno: disposizione delle prese di corrente

Abbiamo visto come suddividere in zone il bagno, secondo quanto previsto dalla legge,  prima di progettare un impianto elettrico. Vediamo ora come e dove disporre le prese o altri dispositivi elettrici:

 

  • nella Zona 0 non è possibile installare alcun apparecchio, sia esso una conduttura elettrica o una scatola di deviazione;
  • nella Zona 1 possono essere installati solamente apparecchi SELV (Safety Extra Low Voltage) a bassissima tensione (che non deve superare i 12 Volt), a patto che la loro sorgente sia collocata esternamente alla Zona 1;
  • nella Zona 2 possono essere installate delle prese a spina, purché fornite di trasformatori di classe II. Si tratta, in altre parole, delle prese per rasoi che solitamente vengono installate vicino allo specchio;
  • infine, nella Zona 3 è possibile installare liberamente qualsiasi tipo di presa a spina.

 

E’ necessario comunque puntualizzare come questi dispositivi debbano essere provvisti di alimentazione SELV ed altre protezioni supplementari, oltre che di separazione elettrica individuale protettiva. Ciò permetterà se non di evitare, almeno limitare eventuali cortocircuiti, che al giorno d’oggi rappresentano uno degli eventi più pericolosi all’interno dell’ambiente domestico.

 

 

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